''RISCRITTO'' C.P. Badelita e L. Ambrosi (2008)

(dal comunicato stampa a cura di Erika Petromilli)
Come si legge nell'introduzione di Franco Fanelli al catalogo della mostra, "ben presto è parso chiaro che Cornelia stesse praticando un versante della "conservazione della memoria" legato non tanto all'esibizione manuale del proprio indiscutibile talento di disegnatrice, quanto all'evocazione e alla trasmissione di un proprio intimo "teatro" di simboli, figure, apologhi e allegorie". E allora ecco tele che affondano le loro radici nell'esperienza personale, come le due cartine dell'Italia e della Romania unite dalla linea rossa del percorso fatto a piedi dal padre dell'artista, e quadri che riscrivono temi della tradizione pittorica, come un San Giorgio e il drago in cui il santo sembra soccombere a un drago che ha assunto le sembianze di un serpente, o le tre teste di maiale che osservano una Madonna con Bambino dipinta con la più classica tecnica dell'icona. Lavori in cui l'artista esprime non solo i due lati del suo carattere ma anche la vita e il suo contrario, il bene e il male, l'ntico e il moderno, la forza e la dolcezza, il positivo e negativo che saranno fisicamente visibili nella lastra di zinco realizzata per la mostra e che sarà esposta accanto al suo positivo, ossia la stampa. Da qui l'uso del timbro in bianco e nero con inserti di colore, spesso piccolissimi.
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